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La città di Mirandola si trova nella bassa modenese, all'estremo settentrione della provincia di Modena, al confine con le province di Mantova e Ferrara.
Mirandola è la città natale della famiglia Pico, ed in particolare di Giovanni Pico, noto filosofo umanista.
Oggi è il principale centro del Distretto biomedicale italiano con le più importanti imprese del settore ed è una delle principali aree in Italia per la produzione di meloni e cocomeri.
Una curiosità: legata alla storia di Mirandola è da ricordare la leggenda sulla nascita dello zampone: secondo la tradizione durante l'assedio delle truppe di papa Giulio II, nel 1511, i cittadini macellarono tutti i maiali per evitare che cadessero nelle mani degli invasori e per conservare le carni le macinarono e le insaccarono nelle zampe dei suini.
Mirandola come Finale Emilia è stata epicentro del terremoto del 2012.
Al momento il Castello dei Pico, il Palazzo Comunale, l'Oratorio del santissimo Sacramento, la Chiesa di san Francesco, l'Oratorio della beata Vergine della Porta sono chiusi per restauri post terremoto.
Il centro storico di Mirandola, il castello, e alcune chiese hanno subito gravi danni strutturali, ma passeggiando per le vie del centro è possibile notare i lavori di ristrutturazione che stanno gradualmente riportando la città alla normalità. Il duomo è già stato restituito alla città.
Mirandola, come tutta la bassa modenese, è inoltre un luogo ideale per gli amanti del cicloturismo e una terra dove è possibile gustare i sapori della tradizione emiliana!
Le stagioni migliori per una visita in queste zone della Bassa Modenese sono la primavera e l'autunno per via del clima mite e dei tanti eventi che vengono organizzati
I prodotti tipici di cui andiamo fieri!
Oltre ai prodotti tipici del territorio modenese tra i quali l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, l’aceto Balsamico di Modena IGP e il Parmigiano-Reggiano DOP, i Lambruschi, Zampone e Cotechino e i piatti della tradizione come la pasta fresca all’uovo, in questa zona si produce anche il Salame di San Felice.
È un salame dal profumo invitante e appetitoso, dal caratteristico sapore dolce, ottenuto da carni suine selezionate provenienti esclusivamente da allevamenti locali. Il colore rosso rubino intenso e la particolare morbidezza gli derivano dalle carni suine selezionate provenienti esclusivamente da animali allevati sul territorio e dall'uso, nell'impasto, di vino rosso, rigorosamente lambrusco. La zona di produzione e confezionamento del Salame di San Felice è rappresentata esclusivamente dalle località comprese nei territori dei comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio e San Prospero appartenenti alla provincia di Modena
Un altro piatto tipico di questo territorio è il Maccherone al pettine delle valli mirandolesi
Questo prelibatissimo primo piatto può essere gustato presso i vari ristoranti della zona specializzati nella cucina tradizionale ed in occasione delle numerosissime manifestazioni a carattere locale - che si svolgono abitualmente da maggio a dicembre - sul territorio mirandolese tra Gavello, Mortizzuolo, San Martino Spino, San Giacomo Roncole e Quarantoli.
Cocomero e melone sono presenze abituali sulle tavole estive dell’area della Bassa Modenese, con il melone che è anche protagonista di sagre e fiere della zona.